Le furono attribuite orge, dissipazione, relazioni adulterine con tutta Parigi, stesse calunnie che non risparmiarono nemmeno la sua protettrice Maria Antonietta. L’ingresso e la familiarità nell’ambiente di corte, alimentarono pettegolezzi e vere e proprie calunnie nei confronti di Elisabeth Vigée Le Brun. Ma come spesso accade, il successo purtroppo ha un suo prezzo. Tra questi quello più inusuale per una donna dell’epoca, ovvero di essere membro dell’Académie Royale de Peinture et de Sculpture, ottenendo l’ammissione alle sedute pubbliche il 31 maggio 1783 insieme alla sua diretta rivale Adélaïde Labille-Guiard. Il rapporto familiare con la Corte francese le permise di estendere la notorietà alle regge di tutta Europa, nonché di ricevere grandi riconoscimenti. La pittrice incontrò per la prima volta la regina Maria Antonietta nel 1777 e ne diventò immediatamente amica, confidente e pittrice prediletta, al punto che in un decennio, dal 1778 al 1788, realizzò una trentina di ritratti della sovrana. Fino ad arrivare a conquistare l’ammirazione della regina Maria Antonietta, che fece di lei la sua pittrice preferita. I suoi ritratti, in cui i soggetti femminili risultavano somiglianti e imbelliti, conquistarono sempre più acquirenti di rilievo. Madame Vigée Le Brun, Autoritratto con la figlia, 1789, Museo del Louvre – Parigi La maternità però non incise negativamente sulla carriera della Vigée Le Brun, anzi crebbe e affermò il successo. Nel 1780 nacque la loro prima e unica figlia, Jeanne-Julie-Louise. Tuttavia Le Brun era un grande mercante di quadri che contribuì molto alla carriera della pittrice. Il 7 agosto 1775 Élisabeth Vigée sposa Jean-Baptiste-Pierre Le Brun, anche lui pittore ma uno sfaccendato, giocatore accanito e altrettanto donnaiolo che sfrutterà la celebrità della moglie. Louise-Élisabeth era una virtuosa ragazza piccolo borghese, che in modo sorprendete riuscì a ritagliarsi il suo posto nella società dei grandi del regno francese grazie al suo spiccato talento come pittrice e ritrattista e al suo carattere forte, libero e determinato. Nel 1768 la madre di Élisabeth si si risposa con un ricco gioielliere, Jacques-François Le Sèvre e la nuova famiglia Le Sèvre/Vigée si trasferì a rue Saint-Honoré, di fronte al Palazzo Reale. Divenne infatti la protetta di due grandi dame: Madame de Verdun, moglie di un fermier général (un grande appaltatore delle imposte) e la duchessa di Chartres. Per questo il padre, una apprezzato pastellista, estasiato davanti a un suo disegno, capì che per la figlia si prospettava un avvenire di pittrice.Ī soli quindici anni si affermò come pittrice professionista iniziando a ricevere committenze di un certo rilievo. Facebook Twitter Madame Élisabeth Vigée Le Brun è stata una delle più grandi ritrattiste del suo tempo nel regno di Francia e nelle varie corti europeeĭa piccola Louise-Élisabeth Vigée Le Brun (1755-1842) disegnava dappertutto, finanche sui muri della scuola.
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